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alle nove, ella si recava alla cascata e, come per caso, ha cominciato prima a seguirla, poi a precederla. Una passeggiatina deliziosa e una visione divino.

Ella vestiva dei costumi da mattina chiarissimi: tutta la gamma dell’aurora, tutte le raffinatezze dell'eleganza. Per attraversare il torrente, sotto la cascata, sollevava la gonnella — un lembo di corolla capovolta — e scopriva insieme una caviglia sottile così — calze di seta nera ajourèe, scarpette di chevreau, Louis XV — e dei dessous spumeggianti di trine candidissime.

Ella s'è accorta di piacergli molto e, a sua volta, non lo ha trovato antipatico. Una mattina ha lasciato cadere nel torrente i guanti di Saxe bianchi, lunghissimi, profumati di violetta: egli s’è slanciato a raccoglierli, entrando arditamente nell'acqua alta un palmo, con grande pragiudizio dei suoi stivaletti scamosciati, chiarissimi, a larghi bottoni di madreperla rosea.

E il giorno dopo ella ha osservato che anche lui aveva adottato la violetta.

Otto giorni dopo di sera. — Al ballo dello stabilimento ella gli ha promesso un giro di boston. Egli lo aveva chiesto come una grazia