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Questo, per stare nella linea dei bisogni elementari. Più su, la cosa assume proporzioni allarmanti. Dove comincia il lusso veramente detto, comincia la vertigine.

Guardate le pelliccie. Ancora pochi anni addietro, le signore assennate, anche se ricche, quando dovevano scegliere una stola, una pélérine, un manicotto, una giacchetta di pelliccia, partivano sempre dal criterio della durata. Si acquistava una pelliccia come si acquistava un gioiello; era una spesa che veniva rinnovata due, tre volte durante tutta una vita di donna e si voleva, sopratutto, che la spesa fosse ben fatta. Certe pelliccie di fantasia — la volpe azzurra, lo zibellino, lo chinchilla — venivano assolutamente escluse dalla guardaroba di una signora assennata.

I tre tipi classici di pelliccia erano; il Mufflon, liscio o arricciato, per le bimbette e per le signorine; lo skunks, il visone e l'astrakan per le spose e per le mamme; la martora e il petit-gris per le nonne. La lontra era lasciata esclusivamente alle privilegiate dal destino e veniva trasmessa di generazione in generazione tal quale come un gioiello.

Di adoperare l’ermellino per confezionare pelliccie per le signore, nessuno osava nem