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accettata con entusiasmo, d'un appuntamento fuori.
Dove? Ma! dove l'amica vuole. Fuori, ai Giardini se ancora ella osa affrontare, in nome dell'igiene, l'aspretta brezza mattinale che agghiaccia il velo umido della notte sulle foglioline assiderate e tinge di rosso la punta dei nasi femminili uscenti appena dal tepore morbido delle pelliccie alzate intorno al viso. Altrimenti dalla sarta, dalla modista, dal pellicciaio — fino alle quattro del pomeriggio, si capisce.
Dopo, in una tea room oppure alla conferenza X, o, se l’amica preferisce, più tardi ancora, a teatro.
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Che farci? non s’ha più il tempo di stare in casa e, se si avesse il tempo, non si saprebbe più che cosa starci a fare. Per tutto quello che è disbrigo di faccende domestiche, c'è la servitù; per i figli, ci sono successivamente la balia, la bambinaia, la governante, l'istitutrice e il collegio; per il marito, e’ è lo sport, c è la Borsa, ci sono gli affari e gli amici.
E gli amici non conoscono più l'arte squisita, non priva di merito, non priva di una certa virtù di sacrificio, di fare una visita e di ren-