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Queste semplicissime norme, applicate con costanza, possono benissimo ringiovanire ogni donna di almeno cinque o sei anni.

Poi... poi, quando ogni onesta lotta sia diventata inutile e la vecchiaia definitiva sia giunta, un bell’atto di rassegnazione coraggiosa e avanti.

Forse, fra tutte le ore della vita, quella che accenna al declinare non è la peggiore: passa l’amore torbido, ma restano gli affetti dolcissimi, e delle tempeste passate rimane il ricordo così dolce a pensarsi! Gli occhi perdono il lampo vivo della passione ma serbano, dentro, tutta la sapienza del dolore e la punta nostalgica d’un rimpianto che se è sereno è soavissimo. Colpiscono meno, ma commuovono assai più: sono gli occhi buoni che danno il riposo e promettono la pace.

Le mani bianche, un po’ meno ardenti perchè la febbre è cessata, han pur sempre le carezze dolci, le carezze che fanno bene senza far male che danno ancora il piacere senza darne lo spasimo — e la bocca ha baci, e la voce ha suoni che la giovinezza non sa: baci e accenti di amica vera, di amica preziosa e cara... C’è una forma di tenerezza che nasce soltanto dopo morto l’amore e che fa di qualche antica a-