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l’occasione suggerisce, distendere lo incarnato lieve che sostituisce le rose negate a una giovinezza triste o appassita da una troppo ardente estate, disegnare la linea vivida di una sinuosa bocca sanguigna, mettere il riflesso di fuoco di un colore, di una stoffa, di una gemma. Arte che la bellezza autentica e maestosa e immutabile un poco ignora e molto disdegna, che l’uomo o non vede o non analizza o non comprende, ma della quale subisce il fascino profondo e bizzarro senza cercare di spiegarselo, senza tentare di sottrarvisi.
Un altro vantaggio di codesta speciale bellezza, fatta di elementi infiniti e complessi che vanno dall’intelligenza alla grazia e dall’artifizio all’eleganza, è quello di prolungare indefinitamente la sua primavera.
Una donna bella... a questo modo, invecchia molto più tardi della veramente bella nel significato semplicemente estetico della parola.
L’ora del crepuscolo.
A questo proposito osserviamo che anche indipendentemente da quel bizzarro fenomeno letterario e sociale che ha prolungato d’assai — rispetto al limite che le era concesso un