del vestire; ora, quest’ultima forma di bellezza che è fatta tutta di artifìcio non appartiene che alla donna elegante. Non solo ella sa in che cosa consista precisamente il pregio che l'attimo vuol rilevare e far valere, ma ha abituato il proprio corpo a quella direi malleabilità che è indispensabile per facilmente plasmare il tipo della bellezza nuova. Una donna idealmente bella è sempre un poco maestosa cioè fredda e rigida, chiusa in una linea immutabile come in una immutabile formula: una elegantissima ha piegato il suo corico a tutte le forme e tutte le linee: sul suo corpo quasi sempre un po scarso, un po’ manchevole, il busto facilissimamente si modella disegnando la linea dritta cui è affidato il successo della moda nuova, oppure sviluppando con una finzione di libertà assoluta il busto magro e snello dalla breve fascia avvincente, o alzandosi sino a offrire in una appariscente formosità mendicata la curva esile e preziosa d un seno efebico. Sul pallore interessante d un visetto come materiato di sentimento di passione, divorato tutto da due grandi occhi che una sapiente sfumatura di kohl rende immensi e languidi e ardenti e profondi, suggestivamente stanchi, l'elegantissima può, secondo vuole la moda o