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dal vizio, dalla parola corrotta e corruttrice. Rivelate alle figliole vostre tutta la realtà del matrimonio, le finalità ultime dell’amore, il mistero della dedizione, affinchè esse si preparino al compito nuovo e possano, il giorno in cui un ricambio d’amore si sveglierà nei loro cuori, sentire con sicurezza e senza equivoco possibile se P eletto si attiri intera la loro simpatia. In nome della felicità delle vostre creature, in nome della loro stessa purezza, siano le vostre mani, o madri, che disuggellino gli occhi dei figli vostri!

La voce prima è venuta dall'America e da una donna, attraverso un libro tradotto già in francese, in tedesco, in svedese e che, se venisse tradotto in italiano, s’intitolerebbe così: Quello che tutti i giovani e tutte le fanciulle debbono sapere. In Italia, la questione è stata trattata al Congresso femminile di Roma dove in favore della riforma nuova d’un caposaldo dell’ educazione giovanile s’è pronunziato anche il professor Foà. In Austria, il verbo ci vien bandito dalle scene. Franz Wedekind, l'autore drammatico audacissimo che in fondo a tutto il suo Teatro mette una tesi e in fondo a tutte le sue tesi uno dei mille aspetti del problema sessuale, ha proceduto per antitesi: ha voluto,