Pagina:Fiume Arno entro Firenze.djvu/38


— 31 —

riore al livello di essa cadente, che tornerebbe bene fosse segnata nelle sponde, ed in tutti quei luoghi ove si possa, notandovi quelle variazioni che fa tra ponte, e ponte come sopra ho avvertito.

Questi sono i provvedimenti che io reputo necessarii, nella tenuità mia, mandare ad effetto almeno poco alla volta, quando non si voglia tener dietro a’ qualcuno dei diversi progetti di diversione di tutto, o parte dell’Arno da Firenze finora proposti, inattendibili i primi per le enormi spese che importerebbero, insufficenti i secondi, perchè diminuendo l’acqua di velocità, il deposito delle materie si farebbe maggiore, ed il rialzamento del letto d’Arno aumenterebbe.

Questo soggetto mi offrirebbe largo campo a considerazioni che come artista, sebbene debolissimo, mi ecciterebbero ad estendere i miei ragionamenti, ma dopo quello che è stato scritto in materia, da valenti ingegni crederei abusare dell’indulgenza di chiunque si degni dare un’occhiata a queste mie riflessioni, cui do termine, raccomandando l'effettuazione dei suggeriti provvedimenti, e più particolarmente di quello che si riferisce allo sbassamento della pescaja d’Ognissanti, che anche fino dall’anno 1548 sotto Giulio de’ Medici (poi Papa Clemente), formò soggetto di moltissime discussioni, il cui resultato condusse al partito di creare una gran calla in mezzo di quella pescaja, che tenuta aperta in tempo di piene, servir dovesse a scaricare nella parte inferiore le materie che fossero scese nell'alveo entro Firenze.