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Ciò facendo è ragionevole che dovrebbe in pari tempo essere invertita la pendenza di quei rami di fogne che rimanendo sulla sinistra dell’emissario non vi potrebbero immettere che dopo un incollo cui anderebbero soggetti con danno dei fondi delle fabbriche adiacenti, chiusi che fossero stabilmente agli sbocchi che hanno di presente nell’Arno, ma ciò riuscirebbe facile, e di poco dispendio trattandosi di rialzare semplicemente il loro letto, e di poco le spallette in qualche caso.

Simile provvedimento converrebbe adottare eziandio sulla parte sinistra dell’Arno facile a conseguire da S. Lucia de’ Magnoli in Via dei Bardi, per tutta la parte occidentale della città, profittando dell’emissario già fatto in parte per la Gusciana e S. Rocco, e per la parte orientale, che è la minore, potrebbero conservarsi due o tre cateratte ben vigilate, non essendo altronde facile riunire, e scaricare per un solo canale tutta la quantità d’acqua proveniente dalla collina di S. Martino, e sue adiacenze, nè agevol cosa vincere con ordinato declive il punto culminante di S. Lucia de’ Magnoli, molte braccia superiore al piano, o livello della Piazzetta di S. Niccolò, posizione la più bassa di quella parte di città.

Come poi dal remuovere tutte le luci, finestre, terrazzini ec. che trovansi nelle ripe, si oscurerebbero stalle, cantine ed officine inclusive, e verrebbero notabilmente a deteriorare gli stabili cui appartengono, torno a proporre, che ove i casi lo permettessero, e