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dette case o per rovina, o per altre cause furono tirate indietro e lasciate le vie lungo l’Arno, e che il fiume in quei tempi era molte braccia più profondo d’alveo che non è ora.

Sappiamo che le sponde dal Ponte alla Carraja in poi furono fatte nel 1324, e che in generale sono state successivamente rialzate, come ne fa fede il libro della Luna nell’Uffizio della Parte, ove ritrovasi che l’ultimo alzamento fu fatto nel 1685.

Riguardo ai ponti sappiamo di certo, che il Ponte Vecchio, esisteva avanti il 1077, che quello della Carraja fu fatto nel 1218, che quello a Rubaconte, o delle Grazie fu eretto nel 1236, e che nel 1252 fu inalzato l’altro di S. Trinità. Detti ponti essendo stati rifatti sui medesimi luoghi dopo le loro rovine, e quando l’alveo del fiume era tanto più basso, è argomento per credere che né gli attuali ponti, nè le sponde, mai potranno rimanere scalzati per lo abbassamento della pescaja, e per l’apertura delle callaje.

E che le pescaje poi siano state rialzate più volte, e notevolmente, ce lo conferma il Villani ove dice: «Per la mala provvidenza del comune di lasciare alzare le pescaje a coloro che avevano le molina in Arno, avendo egli alzato più di sette braccia l’antico suo letto»; e similmente lo notano altri, e tra questi il Viviani che così ne parla: «Le loro capezzate, corone state sollevate, e non poco in più volte, come chiaro vi apparisce ec.». A provare viemaggiormente che il proposto sbassamento della pe-