28) Inf. XV, 78; XXVI, 1-3: Ptirg. VI, 148-151 :
Farad. XXXI, 37.40.
29) Convivio, I, III.
30) Parad. XXV, 1-9; Inf XIX, 17: Epistolae, IX.
31 ) Vita di Dante, § XV, Perchè la Comedia sia stata
scritta in volgare.
32 ) Ivi, § vi, Della morte e onori funebri.
33) Parad. XVI, 33.
34) Vedi // volgar fiorentino nel Poema di Dante, nel
mio volume Dal secolo e dal poe?na di Dante ; Bologna, Za-
nichelli, 1898.
35) Dino, Cronica, I, xi, xin ; Dante, Parad. XVI, 131.
La frase « buoni uomini », come boni nel linguaggio statuale
latino, investiva i ragguardevoli così del popolo come de' grandi.
36) « della volontà la libertate »; Parad, V, 22-24.
37) Epistolae, V: « assurgite regi vestro, incolae Ita-
« liae, non solum sibi ad imperium, sed, ut liberi, ad regimen
« reservati. »
3S) Parad. XV e XVI.
39) Vita di Dante, § xv cit.
40) Decameron, III, in.
41 ) Vedi fra le Rime di Giovanni Boccacci (Firenze,
Magheri, 1834) i Sonetti VII-XI, che son tutti un pentirsi
e rammaricarsi d' aver divulgato Dante, e « li concetti del suo
alto ingegno », al « vulgo indegno », agi' « ingrati mecanici ».
Ma, ripetiamo noi oggi volentieri da uno di que' malinconici
Sonetti,
ma poi che la parola uscit' è fuora,
indietro ritornar non si può mai.
42 ) Comento sopra la Comedia, Lezione I.
43) Vedi a pag. 43-44 del mio volumetto Dell' esilio di
Dante ; Firenze, Succ. Le Monnier, 1881 : e a pag. 51-52
delle mie Conferenze fiorentine, Milano, Cogliati, 1901.