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VII

Ben era degno adunque che un palagio artigiano del secolo XIV addivenisse, sugli albori di questo vigesimo, la Casa di Dante in Firenze; e di tanto fosse privilegiato il Palagio di quell'Arte che in alcuni momenti della storia fiorentina parve personificare in sé la gloriosa Repubblica. Francesco Petrarca -con un Sonetto che le industrie degl'interpreti forse non hanno mai compiutamente afferrato 44 ), - in uno dei movimenti generosi di quel suo gran cuor di poeta, si volgeva nel 1334 a Fi- renze: quando la malfida cristianità d'Oc- cidente pareva pentirsi del turpe assogget- tamento della Chiesa alla Francia, e disporsi anco una volta a rimuover da sé l'onta della barbarie musulmana impune e trionfante. Furono di tanto bene, anche quella volta,