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Ciò sentì col popolo il Boccaccio mede- simo, quando la umanistica novelletta, del poema voluto scriver latino, conchiudeva così 39 ) : che Dante lo avesse poi scritto in volgare per « mostrar la bellezza del no- stro idioma », e per adoperar uno « stile atto a' moderni sensi »; - due fini, adun- que, essenziali di modernità e sincerità d'arte; - e meglio ancora, quando al po- polo si faceva egli stesso spositore della Comedia in Santo Stefano di Badia. Ascol- tavano quella lettura i nepoti degli esiliatori del Poeta; ed era espiazione: - Y ascolta- vano « artefici lanaiuoli e setaiuoli » , mot- teggiatali poi all'umorismo boccaccevole, come non buoni ad altro che a « saper « divisare un mescolato, o fare ordire una « tela, o con una filatrice disputar del « filato » 40 ); ma il grande pittore della co- media umana non riputava pur indegni co- testi « mecanici » 41 ), che fosse loro « spie- « gata la sublimità de' sensi nascosta sotto