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tumulto rappresentava appunto l' insor- gere, necessariamente efimero e ineffi- cace, delle quantità in cosiffatto sistema trascurabili e trascurate, cioè delle forze meramente operaie, le quali, nel linguag- gio sì dell' istorico e sì degli Statuti, non altro sono che « la plebe infima, il popolo minuto, i membri minori, esercizi d'arte anzi di mestieri d'arte » 14 ). Ma la potenza del Comune repubblicano aveva in questa popolana oligarchia, che ne' due organi- smi essenziali dello stato - Arti e Parte Guelfa - trionfa, fondamenta aveva grani- tiche. Il che è tanto vero, che di quelli oligarchi, le cui compresse ambizioni pre- parano lentamente la caduta degli ordini repubblicani, non saranno gli Albizzi né gli Strozzi, i quali stanno col popolo grasso o borghese, dominante, quelli che perver- ranno a consumarla, perchè quei loro grassi e borghesi son lo stato essi me- desimi: saranno invece i Medici, la cui