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nella storia e in dante 39

« più glorioso, che la rigorosa osservanza « del diritto e della giustizia: in tale virtù « essere riposto ogni pregio di costume «e d'umanità; quella, mediante l'equo « governo delle pubbliche cose, partorire « la fermezza dello stato, il riposato vi- « vere de'cittadini, la salvezza della libertà, « il bene universale: impossibili, senz'essa, « fra gli uomini la libertà, la sicurezza, la « pace, l'ideai perfezione. Senza la giusti- « zia non poter avere fermezza gli stati, « non efficacia la religione, non autorità « i magistrati, non alimento i traffici le « convenzioni! mestieri; elementi tutti, non « meno di sociale benessere che di gran- « dezza politica; anzi, non che la pubblica « cosa, ma nemmeno il privato interesse di « qualsiasi anche picciola famiglia, potere, « quando quella manchi, aver consistenza ; « e tutte le umane cose e, se possibil fosse, « le divine esser per deperire e disfarsi. « Con tali intendimenti, a difesa del diritto