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nella storia e in dante 37

« e Popolo di Firenze; e ad unione e buono « e pacifico stato dell'Arte e università della « Lana e degli Artefici di detta Arte, ed « eziandio di tutti i membri e sudditi della « università dell'Arte della Lana». Intesta- zioni e invocazioni augurali, che nella so- lida loro costruzione e imbasatura stanno in fronte a quei vecchi Statuti e Capitoli, come tabernacoli massicci sull'architrave congiungitor degli stipiti del severo edi- ficio. E vi rimarranno, fermi come la vi- rile pietà che gli ha ispirati, anche quando l'umanesimo esornatore, tutte ormai perva- dendo le manifestazioni del pensiero e del sentimento nell'arte e nella vita, trasfor- merà coteste semplici entrature proemiali in vestiboli ben colonnati con isfoggio di capitelli e leggiadria di cimase. Allora, nel 1428 10 ), quando Niccolò da Uzzano e Palla Strozzi instaurano uno Studio degno della tradizione umanistica fiorentina che il Petrarca e il Boccaccio hanno iniziata;