Pagina:FirenzeartigianaDelLungo.djvu/34

26 FIRENZE ARTIGIANA essa, allo stato, con benefizio universale della società che lo compone : nessuna ebbe tanto vigore di resistenza a durare il più possibile consentito dalle condizioni storiche evolutive, perchè nessuna aveva posto altrettanto profonde le radici della sua durata in una funzione organica e in- defettibile della social convivenza ; il la- voro, l'arte. L'arte, che il Poeta da quella democrazia germogliato, cantava 6 ) gene- rarsi dalla Natura figliuola di Dio, e perciò « essere a Dio quasi nepote » ; l' arte, sem- pre secondo i concetti e aristotelici e platonici sublimati nella poesia "del gran Fiorentino, 1' arte, dalla quale, per legge eterna, conviene che «la gente», l'uma- nità, « prenda principio » e « avanzi » nel corso quotidiano infinito de' secoli.

In una canzone, divulgata fra gli artefici fiorentini, d'un artigiano e magistrato del Dugento, e degno istorico della Firenze di Dante 7 ), le funzioni dell'arte nel civile con-