Pagina:FirenzeartigianaDelLungo.djvu/14

8 firenze artigiana

«al Genio della colonia di Fiorenza» inti- tolò un marmo, Genio colonlae Florentiae, che le rovine barbariche sprofondarono ad essere custodito nel sacro terreno del nostro incunabolo, donde noi, vissuti del dicianno- vesimo secolo, l’abbiam veduto balzare 2 ). «Dal monte e dal macigno» proverbierà poi Dante, ne’ crucci dell’indegno esilio, quella derivazione fiesolana, quasi preistorica alla «gran villa» di continuate memorie: ma «sementa santa» chiamerà i Romani «che qui rimasero», distaccandosi dal seno della grande madre latina ad esser Firenze 3 ). Noi che, dopo tanto corso di storia fiorentina e italica, rimontiamo a quelle recondite origini, e da esse discendiamo i secoli di Firenze cristiana, di Firenze longobarda e carolingia, di Firenze matildica; possiamo, nel fermarci con legittimo orgoglio gentilizio ai primordi del nostro Comune glorioso, rivolger anche un pensiero non senza affetto a quella borgata a quella colonia