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agna gentile 99

Cinquecento ebbe séguito, cioè « che il Poeta « indirizzasse questo sonetto ad alcuni amici « fiorentini, e che l'Agna sia Firenze. L'agnello « infatti era l'insegna dell'Arte della Lana pre- « dominante allora nel reggimento del Comune ; « il quale in quell' anno si era collegato ad altri « Stati d' Italia contro Giovanni di Boemia e «contro il legato Del Poggetto.... »: e cita, dalle Epistolae poetiche di messer Francesco, l'esservi colui identicamente ritratto, « lupo « rabbioso, che le terrene cose anteponendo alle « spirituali, va, sotto coperta di pace, covando « suoi maneggi di dominio temporale. » l ) Ma questi dovevano in breve, dopo mortogli il Papa, spezzarsi al Del Poggetto fra le mani ; ed essergli riserbata, cacciato dai Bolognesi, l' umiliazione di vedersi dai Fiorentini, che sulla Chiesa non amavan mai stravincere, trafugato a salvamento, mentre dietro alle sue spalle mi- nava distrutta, pietra a pietra, dal popolo, al grido « Muoia il Legato e chi è di Lingua- doca! », la fortezza da lui edificata per apo- stolica residenza all' aspettato pontefice 2 ). « Ve- drà Bologna.... »: ahimè né il pastore la vide, né i lupi ci fecero il covo! almen per allora. !) Ep. I, 3 : « terrena supernis Sceptra etenim potiora pu- tans, extendere fines Tegmine sub pacis rabidus lupus incubat ». 2) G. Villani, XI, vi. 7*