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agna gentile 93

la cristianità potessero sperare quei benefizi, bisognava che a papa Giovanni le loro sorti stessero tanto a cuore quanto il peculio che, morendo nonagenario, questo profano vegliardo lasciò strabocchevole mostruosamente. Tuttavia nel 1333 quella povera Roma, che era ormai un ammasso di rovine non pur pa- gane ma anche cristiane, qaiale il Petrarca la ritrasse mirabilmente nel verso e tutto quel ch'una mina involve *),. gli si raccomandava per la restituzione della sede pontificale : ed egli non diceva di no ; ma prima voleva che que' brutali tumulti di baroni e di plebe, plebe senza popolo, cessassero, e la presenza del pontefice fosse da tutti unanime- mente invocata. Verrebbe a Bologna, e lì si tratterrebbe; dove, a buon conto, il suo legato Bertrando (suo, dicevano, anche figliuolo) edi- ficava a residenza papale una ben munita for- tezza. Si disponessero intanto Principi e Comuni al passaggio oltremare per la liberazione del Santo Sepolcro. Con questo si giunse alla fine del 34, e il vecchio papa, senz'essersi mosso d'Avignone, morì. La restituzione della sede a Roma sarebbe poi avvenuta fra più di quaran- t' anni, per opera principalmente d' una Ver-

  • ) Canz. lui, « Spirto gentil »,