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'Firenze sotterranea 55

dale! Lì si ferma il fiume della corruzione, dopo aver tanto corso: a tutti si aprono i mari senza fondo, dell’eternità, e, bisogna pur credere, dell’infinita misericordia, del perdono infinito. I poveri frati, le sante eroiche donne che assistono quegli ammalati alle ultime ore, ci testificano come molti degli sciagurati, dopo tante vertigini e tanti errori, disgustati, disingannati di tutto, nella orfanezza di ogni affetto e di ogni virtù, paiono sul punto estremo ascoltare un coro di celestiale armonia, che ripete loro la parola del Cristo: «Si fa più festa nel cielo per un peccatore, il quale si converte, che per cento giusti, che vi tornino.»

E la divina parabola del Pastore, che lascia tutto il gregge per andar in cerca della pecora smarrita: le consolazioni di una religione, tutta compassione pei miseri, tutta pietà ai disgraziati, illuminano del loro raggio, riscaldano delle loro immortali speranze molte anime traviate, sul punto che escono dal mondo e si vedono da sè inalzare sul fango, che le ha contaminate.

Il ladro C...te è in prigione.... La figliuola va in un’altra prigione: la prigione forse più triste di tutte; prigione delle anime: dove la donna