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Firenze sotterranea | 39 |
maggior prudenza; che basta uno sguardo a far nascere un tumulto; da una scintilla può derivare un incendio.
Vi accorgete che tutti fissano gli occhi su di voi, che bisbiglian tra loro, alcuni si appiattano dietro gli usci, o nelle bottegucce per sbiluciarvi più a lor agio. — Chi sarà? —
Siete accompagnato da un ufficiale della Polizia.
Subito è squadrato, è ravvisato.
Un grido, un mormorio corre di bocca in bocca:
— C’è la corda!1 —
Allora nessuno può immaginare quello che accade dietro le case.
Dovete sapere che ogni casetta comunica con l’altra: da un orto si scavalla nell’altro: ci sono a ogni piè sospinto passaggi e nascondigli. Lo spazio è larghissimo: e si va per cinque o sei strade, da una parte all’altra, scorazzando nell’interno. Non basta. I tetti sono famigliari ai malviventi: vi camminano come voi pel vostro
- ↑ Così chiamano, nel loro linguaggio furfantino, la Polizia.