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Proemio xxvii

pensano, sono quelli che preparano l’avvenire. Il pensiero è la più grande forza del mondo: il tempo distrugge i più insigni monumenti, seppellisce le intere metropoli: la Idea sopravvive a tutte le distruzioni, a tutte le persecuzioni. Ricordate gli esempi della storia, anche contemporanea: una nazione di pensatori diventa, al momento propizio, una legione d’eroi.

Si ripetano a coloro, che vacillano, che ebber penuria di educazione, i pii, i forti esempi che avvalorano i timidi, gli oppressi, i dubbiosi, con l’esperienza di chi ha saputo combattere, amare, soffrire! Con certe teorie non si suscita, si uccide l’affetto: l’anima umana è trascinata penosamente per vie limacciose, perchè da incauti le si tarpano le ali. Io dico a certi maestri ed apostoli: Voi sapete corrompere, non educare; confondete le idee, distruggete il buono; e non sapete ispirar la forza morale, che fa accettare sulla terra il sagrificio come un dovere. Si dimentica che l’uomo ha un cuore, che bisogna elevare, coltivare, farne la base della connivenza sociale.... Si sono attizzati tutti gli orgogli, tutti gli egoismi umani, si deve pensare che principio di concordia, di felicità agli uomini può esser solo quella umiltà che consiglia l’abnegazione di sè