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in determinati giorni dell’anno son portati all’Ospedale e la cosa era saputa dai manigoldi, riparati nel Ghetto, che studiano ogni sottile industria per viver di scrocchi. I medici del nostro Ospedale cominciarono ad accorgersi che in quei giorni in cui la Misericordia dava ai malati, portati all’Ospedale, la così detta pasticca, venivano dal Ghetto dieci, dodici, fin quattordici malati.

Messi sulle intese, fu loro facile appurare che i birbaccioni o si procuravano, o fingevano lievi malattie, o mantenevano gelosamente gli avanzi di vecchie malattie e calavano in que’ giorni all’Ospedale per avere il franco e mezzo, o i due franchi a testa, secondo l’uso. La Misericordia credette provvedere, non mettendo più, come soleva, il denaro sul letto dell’ammalato, ma dando un buono e dicendo che avrebbe pagato il denaro soltanto alla fine di ogni mese. Ma i malati dal Ghetto piovevano sempre ne’ giorni in cui, per l’antico lascito, toccava loro la gratificazione. E, invece dei denari, pigliavano i buoni.

Che era accaduto?

Nel Ghetto, in una specie di Borsa, si giocavano i buoni della Misericordia al rialzo, o al ribasso, secondo che era più lontano, o vicino, il giorno del mese in cui dovean esser pagati.