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Firenze sotterranea 181

speriamo non senza epitaffio, affinchè possano esser ritrovati fra tanti morti....

Mi dicono che agli occhi degli uomini (confido non a quelli di Dio) io passo per un esagerato. Ora non vorrei la mia cattiva fama si aggravasse, sentendo che io auguro a Firenze un Consigliere municipale il quale possa trovare un’ora d’ozio per occuparsi anche dei fiorentini!


L’onorevole Ubaldino Peruzzi si era accorto che a Firenze facea mestieri di provvedere subito alla salubrità, alla nettezza, alla moralità della gente, ricoverata in certi quartieri. Si era accorto che esisteva un grande guaio di edilizia e di morale, che non si poteva, senza jattura, frapporre indugio ai ripari.

Fin dal 1876 la questione, da me sollevata, sembrava dunque già molto seria. Insisto su ciò perchè, nel principio del mio lavoro, taluno ha creduto, o volle far sembiante di credere, ch’io scherzassi.

Dopo nove anni, lasciato tutto in abbandono, curando il male, come se non esistesse, si può far ragione a qual punto siamo arrivati. Se oggi