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Firenze sotterranea 179

star bene perchè dimorano in luoghi troppo angusti, dove formano perniciose agglomerazioni!... Vi sono blocchi di case, della costruzione più difettosa, umidissime perchè mancanti di scannafossi e di vespai, spesso a contatto di terrapieni con livello inferiore alle strade; senz’aria, nè luce sufficienti. Enumeravano i luoghi d’agiamento, situati, il novanta per cento, nelle camere da letto, gli orifizii, ne’ casi migliori, con coperture di legno, le latrine, fatte a nicchia per cui l’individuo, nel fervore di certe operazioni, rimane con metà della persona in camera, al cospetto degli altri compagni di giaciglio, e procura ad essi le più acri vellicazioni.

Parlavano i coscienziosi rapportatori di tugurii senza cucine, o di cucine con camini, privi della gola, che tira il fumo, e che annerano, impestano le stanzuzze, con le quali comunicano e dove si dorme la notte, o si dimora nella giornata.

E palesavano casi d’inaudita sporcizia.

In un orribil tugurio trovarono una gobba, la quale con la sua numerosa famiglia vivea nel più fracido lezzo. Interrogata, rispondeva che era stata in quella tana ben trent’anni, vi aveva partorito sette volte, e non voleva andarsene. I bambini, uno dopo l’altro, morirono di schifose malattie.