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172 Firenze sotterranea

nella cantina un intero scheletro di donna. Da quanti e quanti anni lo scheletro giaceva dietro la muraglia, che l’operaio aveva allora abbattuto? a chi avevano appartenuto le due stanze da lui scoperte? Da chi, e per ordine di chi erano state murate?

Mistero impenetrabile.... Ma donna era è certo che la donna era stata gettata là vestita ; perchè intorno allo scheletro, e in certi punti della stanza erano stracci di panni, rosicchiati da topi.

Ad aver potuto rimetter la carne, il sangue, richiamare la vita in quello scheletro, dargli una voce, chi sa la storia terribile che avrebbe raccontato la bocca di quella donna!...


Prima di finire la mia descrizione, voglio toccare un motto del quartiere delle Concie.

La via delle Concie si stende in un punto ove il livello della città digrada, si va avvallando. In tale strada vivono ammassati, affogati in poche stanze, e spesso sui monti della vallonèa, gli operai delle Concie con le loro famigliuzze.

Il fetore, che getta la lavorazione delle pelli, si fa sentire nelle Scuole comunali, negli Asili