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164 | Firenze sotterranea |
d’inverno: notissimo in Firenze, specialmente
agli artisti cui ha servito di modello. Un bellissimo quadretto, che lo raffigurava, era esposto alla Promotrice in via della Colonna mesi or sono.
Egli raccatta i mozziconi di sigaro, si nutre spesso di torsoli e di rimasugli, che razzola di notte nelle immondezze delle strade. Tale e quale come faceva il beato Labre!... Nel Vecchio Mercato di Firenze, nel Ghetto, a Malborghetto, alla Sacra di là d’Arno, la Curia Romana troverebbe molti Labre da beatificare. In que’tugurii potrebbe trovare un beato sudicio per ogni giorno dell’anno e da ricominciare daccapo. E non so se in altre virtù, ma in quella del sudiciume superano qualunque Labre più beatificato: ve le dico in coscienza!
Il B. si è scavato una buca da sè, e vi abita da anni, insieme con un gran numero di talpe, che ha addomesticate, e con le quali partecipa il poco cibo, che raccoglie. Di solito, i tipi, come il B. sono ghiotti di vino: costui invece è molto sofistico sull’acqua, e non può bere se non quella reputatissima della onte di Santa Croce, che va a pigliare ogni notte con due fiaschi. L’acqua rispetta tanto, che non ha mai