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138 Firenze sotterranea

casi della vita, si sarà avveduto che non vi è nulla di tanto inverosimile quanto il vero.

Nella scuola di piccoli borsaiuoli, che io ho potuto vedere una sera, nascosto ad una certa distanza, con la mia guida C..., si faceva questo esperimento.

Quattro fanciulli, da’nove ai tredici anni, erano raccolti in una stanzaccia, annessa a un’osteriuola privata, dove convengono alcuni de’furfanti più matricolati con certe loro sozze baldracche; osteriuola, che serve ai ladri, ai pregiudicati, di ritrovo, e di casa da giuoco.

Quasi tutti i ladri sono giuocatori, e di là d’Arno, come in certi vicoli del Mercato, vi sono immondi tugurii, dove di giorno, e più specialmente di sera, si raccolgono per giuocare fino a trenta e cinquanta persone, tutte note per reati, e che hanno bazzicato più volte le prigioni. Queste bische sono tenute da uomini pregiudicatissimi, da vecchi avanzi di Corte d’Assise, di postribolo e di galera. La Polizia le conosce: ma l’entrarvi è difficile e rischioso. Pure si sono trovati intrepidi agenti, che tentarono l’impresa e vi riuscirono con somma destrezza. S

otto uno de’ più foschi vicoli ad arcata, nel Vecchio Mercato, è uno de’ raddotti di giuoco.