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'Firenze sotterranea 131

— E perchè occorre questa roba?
— Per lei.
— Per me?
— Altrimenti.... come vorrebbe entrare con me? Darebbe a tutti nell’occhio. —

Compresi. Da anni, io studio la parte più grottesca della nostra popolazione, e mi son trovato con uomini e donne a incontri de’ più bizzarri, e potrei raccontare le più strane peripezie.

Ho già scritto quattro volumi in cui ho fatto uno studio, che credo, senza ostentazione, il più accurato e coscienzioso che sia stato fatto in Italia sul grandioso dramma, che ha attori così dispari di forze e di condizione: dramma, che ha da un lato i delinquenti, dall’altro incarnato nella Polizia (somma istituzione) tutto il civile consorzio, che si difende contro di loro. Ho molto studiato gli attori da una banda e dall’altra: il pubblico ha fatto a’ miei romanzi, che sono studii verissimi, messi in luce dai fratelli Treves, l’accoglienza più onesta e più generosa.

Non mi dette quindi stupore la proposta di entrare alla Sacra con un corbello sulle spalle, in maniche di camicia, sotto un cappellone bisunto: già avea indosso panni adatti all’uopo.

E così entrai nella casupola dell’onesto ladro.