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Firenze soterranea 113

asciugare in certe piccole strade, tirano a sè la roba e fuggono.

Tra costoro vi è un ragazzetto mingherlino, svelto, che adoprano per farlo passare da’ più piccoli pertugii nelle case: e aprir loro le porte. Ha quattordici anni ed egli pure va già onusto di diciassette condanne.

Per tutto trovate il bambino in questi luoghi di contaminazione: il bambino, che nasce malato per la umidità, la insalubrità della stanza in cui può dire di non veder mai la luce: che nasce per esser corrotto, tradito, venduto, se appartiene ad un certo sesso: che è destinato a non esser mai innocente: a avere per genitori dei mostri, che voglion vivere ad ogni patto del suo disonore.

E non dite, per mercè, che io esagero. Vi posso dar le prove, e assolute, di tutto quello che io dico.

Sapete ciò che accadde, mesi or sono, nel Ghetto? Un bambino, che dormiva in uno di que’ letti ove stanno accovigliate cinque o sei persone di vario sesso, fu trovato soffocato. Due giorni dopo io entrai in quella stanza. Non potei andar più oltre della porta. Il puzzo ci asfissiava. Ed eravamo tutti agguerriti da lunghe escursioni

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