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104 Firenze sotterranea

tetto alle gesta di uomini per mestiere flagiziosi. La Polizia, delusa in certi inseguimenti, fece murare parecchie uscite, ma anch’oggi le accade di vedersi sgusciar di mano un arrestato tra quelli andirivieni, quell’intricato seguito di stanzacce e di soffitte aperte a tutti.

La malizia degli abitanti è tale, che sfida ogni destrezza in chi voglia coglierli. La Polizia, se non piglia ogni precauzione è subito riconosciuta, al suo avvicinarsi, come nell’altro quartiere di cui vi ho parlato. Le donnaccole, scorgendo gli agenti in distanza, si mettono a urlare: Bell’e cotti! — Vuol dire che una o più guardie stanno per entrare nel Ghetto. Io avea udito più volte, passando, questo grido, e mi era sembrato curioso, non sapendo di che cottura le donne parlassero.

Per tutto ci sono specie di pozzi, forami ne’muri, sottoscala, e, tra le pietre, fenditure ove si nascondono chiavi false, grimaldelli, oggetti rubati. Più volte la Polizia ha fatto murare quei ricettacoli e sempre si trovano riaperti.

Anche qui i ladri, i reduci dal domicilio coatto, i pregiudicati, sono sostenuti da stormi di manutengoli. E operano con un’abilità senza pari.

Non è molto fu commesso un furto di gioie. Come ritrovare una perla, sia pur grossa, nel