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Firenze sotterranea 85

una specie di culto fra la razzumaglia delle viuzze, formanti un quartiere ben diverso dal così detto San Frediano, con costumi e pratiche sfortunatamente ben disformi da quelle che vigono nelle strade più vicine alla Porta, designate in generale col nome di Camaldoli, ove la popolazione è buona.

Quest’uomo era un frate del Carmine, di nome padre Ambrogino, grave d’anni, cadente, di mente labile. Lo avevano in rispetto per la vita santa, per atti pietosi, e forse più perchè dava loro i numeri del lotto in questo modo. Usciva dal convento: gli si accalcavano intorno, gli facevano ressa con mille domande. Egli rispondeva parole a vuoto e sconnesse; per esempio: Fede, Speranza, Salute! — Andavano frugando nel Libro de’ Sogni a tali motti: ne cavavano i numeri rispondenti: e fra tanti, alcuni avevano vinto. Figurarsi i delirii!

Nella casa detta del sottoboia alloggiano di notte pregiudicati, reduci dal domicilio coatto: e vi stanno pur da anni uomini, che sono vecchi tipi di scaltrezza e di originali bizzarrie.