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78 Firenze sotterranea

In fondo un pagliericcio dove dormono una vecchia arrangolata e furibonda, una giovine di fattezze delicate e quasi gentili, un bambino gracile, di forme esili, e molto carino. Vedendo i nostri lumi sfavillare nella spelonca, il piccino si mette a ridere, a cuoprirsi gli occhi, a far altri giuochetti.

Povere creature, straziano il cuore! Da per tutto, negli orrendi raddotti, nelle tane, ne’ covili che ho visitato, è, accanto alla sozza e bieca immagine del delitto, questa sorridente immagine dell’innocenza. Dormono abbracciati al collo delle vili baldracche: alcuni di sei o sette anni, abbracciati a ignobili vecchi, che addirizzano i bimbi alla mendicità, a tutte le turpitudini. Poveri bimbi, che dormono, si svegliano fra otto, dieci ribaldi, e vedono, ascoltano gli atti e le parole più infami!... E noi, noi che facciamo per loro? Ma l’uomo è contento di sè, butta dalla bocca fumo e teorie umanitarie, e ciò gli basta a proclamarsi il re della creazione!

Esaminiamo dunque la famiglia, che è in questa spelonca. La vecchia ha un figliuolo assente: giorni sono fu condannato a due anni di prigione. La giovane è una figliuola di ladri e amante del ladro ora carcerato. E il bambino?... Stanno nello