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Firenze sotterranea 71

è un male nella nostra città: nè si guarisce col nasconderlo: bisogna anzi gridarlo alto il più che si può, e ottenerne il rimedio, che è facile. Bisogna sgominare due tra le principali accozzaglie di malviventi. Distruggendo le case, non si distruggono, lo so, i cattivi uomini, che le abitano, ma impedita l’agglomerazione, sono ammorzati i due terzi del danno. Non sarà più possibile la continua associazione, nè il continuo contatto, il contagio della perversità: il tenersi a lungo celati: non vedremo famiglie attaccare il male a famiglie, addestrarsi i bambini al più turpe mestiere: non avremo più, come abbiamo e teniamo a conservare una pepiniera di piante, prospera e conservata una pepiniera e una scuola di ladri.... nel seno di Firenze.

Ce n’era un semenzaio verso Porta la Croce: le demolizioni li hanno sbandati. Lo stesso accadde a Porta San Niccolò: atterrate certe chiostre nefande, i ladri se la batterono: si è serbato in piedi per incuria uno solo di que’ ripari e subito i ladri, i pregiudicati vi si sono rannidati.

Guardate di quanto si avvantaggiarono la salubrità, la moralità, l’aspetto di quelle due parti di Firenze!

Le autorità possono confermare a ognuno che