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mormorato contro tutti i novelli avvocati, predicendo loro la più squallida miseria, chiamandoli asini, poltroni, destinati a finirla da guardie daziarie o da pescatori di... anguille, poi rispose che non gli dispiaceva niente affatto che Massimino pigliasse pratica con Ferragna... Oh, che, non era ignorante al punto di proibire a Marco di fare ciò che più gli piaceva, oh, no, si meravigliava che...

— Infine! — conchiuse. — Basta che non mi conduca qui in casa mai questo avvocato senza clienti nè presenti nè futuri!...

... Dunque Marco parlava di Lara con Massimo nella finestra. Massimo dava del «lei» a Ferragna, ma questi gli rispondeva col «tu.» dicendo al solito di esser vecchio, ma in realtà perchè voleva molto bene al giovine nemico di don Salvatore, al discendente di quella famiglia che la voce pubblica diceva gli avesse assassinato il suocero.

— Naturalmente si trovava che ridire sulla strana condiscendenza di Marco, ma lui non si curava dei pettegolezzi, e trovando Massimo buono, simpatico e istruito, gli accordava tutta la benevolenza possibile e immaginabile....

— La signorina Mannu, — diceva Massimo, — mi pare che sia ammalata. E’ orribilmente magra; invece di crescere pare che rimpicciolisca, mentre l’altra, la piccina, cresce e si fa proprio bella.

— Ah, sì, — rispose Marco guardando le due cugine, com’egli le chiamava. — Pasqua è davvero bella! Non pare neanche sarda. Ma neppure Lara è brutta. Solo è troppo magra, pallida e seria. Neanche io so ciò che abbia. Dopo la malattia di un anno fa, non pare più lei.

— Chissà! Solita storia! — esclamò Massimo con un sorriso maligno.

— Oh, non mi pare! Anzi Lara è una ragazza molto fredda: credo che non si innamorerà mai sul serio.

— Dicono sia fidanzata con don Pasquale R***.

— Non è vero! Io sono più che intimo in casa di zio Salvatore...

— Più di me?... — chiese Massimo ridendo, mentre Marco proseguiva:

— E posso assicurare che don Pasquale ci va solo per