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desiderava vederla da vicino per eseguirla. Il padre rispose:

— Ma che! Non si va così in casa di un avvocato a studiare le cortine! E’ troppa libertà... Lui se ne offenderà!

— Oh, oh! mai più! Siamo buoni amici! — E tanto fece e disse, che il padre la condusse seco, e mentre egli parlava de’ suoi affari con Ferragna, Mariarosa «studiava» le cortine, in fondo allo studio. In realtà non riuscì mai ad eseguirle, ma nello stesso giorno, mentre Lara passeggiava nell’orto, triste e taciturna al solito, vide caderle vicino un piccolo sasso a cui stava attaccata una lettera. Si guardò attorno, ma non vide nessuno. Raccolse il sasso e aprì tremando la lettera. Era di Nunzio. Perchè le scriveva dal momento che lei gli aveva fatto sapere che tutto era finito fra loro?...

Era una lunga lettera ardente, piena d’amore e di disperazione: Nunzio giurava di non aver mai detto nulla, lo giurava sul suo onore, sulla memoria di sua madre; — le diceva che sarebbe morto senza il suo amore e le assicurava che, lei promettendo di aspettarlo due anni, lui avrebbe preso la laurea e, dopo quel termine, l’avrebbe resa la più felice fra le donne. — Se dopo i due anni egli non raggiungeva quella meta, o prima le avessero riferito che egli la tradiva dirigendo il benchè minimo pensiero ad altra donna, Lara era libera.

Quella lettera era un capolavoro: Lara ne fu talmente colpita, che, dopo averla letta, si scordò interamente di tutto ciò che aveva sofferto; sorrise al cielo d’aprile, sperò, amò di nuovo e le stesso giorno scrisse a Nunzio raccontandogli tutto e promettendogli di attenderlo non due, ma cinque o dieci anni. Però, siccome riusciva pericolosissima la loro corrispondenza, lo scongiurò di non scriverle più. — Tanto più che le lettere non potevano sempre piovere dal cielo, e lei, non fidandosi di nessuno, non poteva sempre recarsi al passeggio per passare davanti alla posta ed impostarvi ella stessa la risposta, come faceva in quel giorno. — Nunzio le ubbidì e non le scrisse più.

Ma questo incidente per Lara non fu che un lampo, nei primi giorni lesse e rilesse la lettera del giovine,