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quindicinale e qualche rara passeggiata con Mariarosa e sorelle. Quei giorni erano feste per Lara e Pasqua; un raggio di luce fra le tenebre, un’oasi fra le sabbie del deserto. Il resto della vita era là, nella vasta casa solitaria, i giorni eguali gli uni agli altri, lunghi, muti, stucchevoli.
Pasqua si diede a leggere dei romanzi, a divorarli, protestando però di tratto in tratto contro quell’esistenza impossibile per delle fanciulle che sentono il sangue fremere nelle vene e la vita rumoreggiare nel pensiero giovanile; Lara chinò la testa e tacque: e tacque mentre un’altra sofferenza veniva a tormentarle il piccolo cuore lacerato; la noia! — La noia! — chi mai descrisse questo terribile male? chi mai provandolo non desiderò morire, quasi oppresso dalla più immane delle sciagure? — Avete letto Victor Hugo? Vi ricordate ciò che dice in una delle pagine ardenti ed immortali dei «Miserabili?» «La noia è la base stessa del lutto. La disperazione sbadiglia. Volendo figurarsi qualche cosa di più terribile di un inferno dove si soffra, bisogna supporre un inferno che annoi!...»
Lara annoiata, Lara innamorata, soffriva immensamente e taceva, perchè, come dicemmo, aveva finito con l’abituarsi a tutto. Non un lamento, non un singulto davanti agli altri; ma forse soffriva anche fisicamente, perchè andava insensibilmente dimagrando e impallidendo; era diventata quasi trasparente e invece di crescere pareva diminuisse. — Si scrivevano regolarmente con Nunzio, per mezzo di Mariarosa, l’amica che Lara amava sempre più, al punto che nei momenti in cui si trovavano insieme, dimenticava tutto il resto, e rideva e diventava spensierata, tanto che Mariarosa la credeva felice, — ma le lettere lunghe, ardenti, speranzose del giovane non facevano che accrescere il suo amore e la sua tristezza. Nunzio aveva raggiunto il suo umile impiego, un impiego di cento lire il mese, un impiego che poteva diventare alto ed onorevole, ma solo a furia di anni e di buona condotta. Che aspettava per chiedere Lara in isposa? Forse questo avanzamento? No, chè allora sarebbero stati vecchi entrambi. Aspettava che Lara gli dicesse: — Vieni! — ma Lara non poteva dirglielo, perchè sapeva che don Sal-