Pagina:Fior di Sardegna (Racconti).djvu/68


— 66 —

— Domani! — rispose Lara con voce cupa. Non dissero altro, ma guardandosi negli occhi si compresero.

... Pure quella notte, Lara, nonostante tutta l’orribile paura che provava, ebbe un secondo ed ultimo colloquio con Nunzio!...

Come e perchè? Il come tutti gli amanti lo trovano, e qui riuscirebbe inutile narrarlo. Ma perchè, se Lara non aveva speranza alcuna, se sapeva che suo padre l’avrebbe uccisa prima di concederla a Nunzio?... Sì, Lara non aveva più alcuna speranza, i suoi sogni erano caduti e infrante giacevano le sue fantasticherie; ma dacchè aveva intraveduto gli insuperabili ostacoli che la dividevano dal giovine, il vago amore che sfiorava il suo cuore erasi delineato, fatto forte ed ardente. Chi mai scrutò gli abissi del cuore umano?

Finchè nessuno le aveva ricordato l’immensa distanza che la divideva dal giovane, finchè Lara aveva creduto cosa possibile il diventare sua moglie, lo aveva amato vagamente, sognando e sorridente, più per capriccio e passatempo che per altro, e forse, benchè ella contasse di rimanergli fedele, lo avrebbe scordato ella prima occasione, tanto più che nulla la legava a lui, nè un bacio nè un fiore; — ora che suo padre, col freddo accento che usava con lei per la prima volta in vita sua, con lo sguardo fisso e tagliente come un pugnale, di cui aveva lo stesso riflesso livido e avvelenato, le diceva: — Guai a te se davvero ami quel miserabile!... — Lara sentiva farsi passione il suo capriccio e, senza speranza, senza un raggio di luce, senza un avanzo di sogni, vi si immergeva con la cieca ed acre voluttà della vendetta e della ribellione.

Fu una ben triste notte per Lara l’ultima notte passata nella stanzetta bianca del piccolo stabilimento, a cui la legavan mille ricordi, mille catene misteriose, che dovevano l’indomani infrangersi, ma strappandole brani di cuore e di cervello.

Come la sera della passeggiata in barca, Lara dormì poco e il suo sonno penoso fu molestato da strani sogni; però era il gelo quello che correva ora nel suo sangue, la neve dominava nelle tetre visioni di angoscia, e le onde del mare non parevano più di argento e di smeraldo, ma di sangue e di inchiostro. Per tutta la sua vita Lara