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gran fuoco crepitava nel camino nero e i servi narravano le forti leggende della montagne di Barbagia e di Gallura, tutte dame, fate e cavalieri? Come non sognare nei crepuscoli di smeraldo di autunno o nelle notti azzurre di estate, quando sui cieli d’ambra, nella lontananza misteriosa e profumata, saliva un canto d’amore, triste, appassionato, ora alto e fremente e vicino come lo scoccare di un bacio di fuoco fra quattro labbra di rosa, ora lontano, vagante, indistinto come un susurrìo di parole arcane, misteriose, di cui non si puossi cogliere il significato e che pure fanno battere il cuore e splendere gli occhi attraverso le ciglia abbassate? Come, come non sognare?... e Lara rideva dei suoi sogni, eppure vi si abbandonava con intensa voluttà!... Sognava sempre nel crepuscolo di rosa nel meriggio di oro, vagante fra i roseti dell’orto e l’erba delle campagne, sdraiata sulla panchina di pietra sotto i pergolati, mentre le cantine scintillavano d’oro al sole, e le foglie della vite si disegnavano come arabeschi di seta verde sullo sfondo di una splendida volta azzurra, sul davanzale della sua finestra, nell’oscurità notturna della sua camera e nello splendore delle campagne inondate di luce, sognava sempre e attendeva. Ma i giorni, i mesi passavano, l’uno eguale all’altro, monotoni, tranquilli, silenziosi, e l’ideale di Lara restava ancora nello stato di larva e il suo sogno non si avverava; ma la fanciulla non ne provava alcun dolore, perchè sperava fermamente sulla potenza dei suoi begli occhi affascinanti e soprattutto "tanche" e i marenghi di don Salvatore, marenghi ben chiusi e custoditi ma che lei pensava di far correre e volare in bei vestiti da sposa e nel corredo regale che si sarebbe fatto, corredo mai più visto a X***, superiore a quello della morta cugina Lara Ferragna... — Tutto Lara prevedeva; superbi progetti fermentavano nella sua mente, idee di lusso e di amore confuse insieme, ma lo sposo non arrivava ancora!...

Talvolta Lara provava uno strano dispetto contro i giovani e ricchi signori di X*** che non si degnavano di amarla, lei così ricca, benchè non tanto bella, e si proponeva di maritarsi con un signore straniero e di disprezzare in eterno i damerini suoi compatrioti. Come