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delle più belle ed ammirate signore ora, che la ponevano nel numero delle più belle fanciulle, allora?... Gli occhi di Lara attiravano come la voce di Marco Ferragna e gli occhi di Lara andavano e venivano nella conversazione dei giovinotti di X***. Nel resto della fisionomia s’assomigliava moltissimo alla cugina morta e perciò Ferragna aveva una particolare propensione per lei e l’amava come una figlia.
L’altra, Pasqua, sì ch’era bella! Non si badava tanto a lei, perchè, come dicemmo, sembrava bambina co’ suoi quattordici anni e l’abito corto, ma un fine osservatore, una sera, in un crocchio, aveva pronosticato che se Pasqua cresceva, qualcuno doveva certo impazzire. Essa conservava i capelli biondi, un’onda d’oro sovra il viso di rosa, il profili di madonnina e gli occhi biondi essi pure, cioè di un grigio nocciuola con lampi aurei sereni, da santa, meno belli di quella di Lara, ma sempre belli. E, come nel fisico, differivano nel morale le due fanciulle: Lara si mostrava allegra, d’un’allegria chiassosa, invadente, in certi momenti anche insolente, aveva arie da gran signora, sorrideva a tutti, ma come concedendo una grazia col suo sorriso, non mostrava alcuna meraviglia anche davanti alle cose e ai casi più stupefacenti; non un lampo di invidia, di superbia: odiava i pettegolezzi, deridendo la vita di X***, le piccole miserie i costumi e le passioni della gente ignorante, si mostrava infine superiore, spregiudicata e senza pensieri; in fondo era il pessimismo in persona, piangeva sulle miserie altrui e scontentissima della sua vita monotona, oscura, senza scopo, aveva sogni di fuoco mentre la noia e la tristezza le rodevano le viscere, le ammalavano l’anima nei lunghi giorni silenziosi della sua casa, che lei chiamava casa di campagna. Ma si guardava bene dallo spiegare i suoi veri sentimenti; essa temeva sempre per sua madre, e suo padre non avrebbe più potuto capirla. Del resto non aveva amiche, non compagne con cui confidarsi: e i suoi sogni, le sue aspirazioni, le sue fantasie restavano represse nel cuore, in cui fermentavano, senza aria e senza luce, in cui destavano una cupa tristezza.
Rimanevano a Lara la sorella e il vecchio suo amico Ferragna; ma ora questo non contava più: Lara lo an-