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piglia pratica con me... dunque la nemica non deve venirci più.

Lara tremò e si fe’ rossa in viso. Ma. visto che Marco non dubitava di nulla, si calmò e si scusò adducendo cento ragioni. — Che vuoi che ci faccia? — ripeteva. — Ora tu non puoi raccontarmi più fiabe ed io non posso più ammirare i giocattoli del tuo salotto... Sei stravagante, sai, scusami.

— È vero, sì, è vero! Sono stravagante...

— Lara, se tu sapessi!... — esclamò Marco, terminando di fare il fiocco. Si rizzò e la guardò ancora fisso coi suoi occhi bruni e misteriosi. Una lieve sfumatura rosea erasi diffusa sul suo volto pallido e gli occhi splendevano al riflesso rossastro delle candele, che continuavano a consumarsi formando ceree stalattiti su bugie di metallo e di alabastro. Perchè guardava Lara con tanta insistenza? E perchè Lara, per la prima volta in sua vita, provava una strana soggezione inanzi a lui, il cui sguardo non era più sereno e calmo come per lo innanzi?

Lo abbiamo già detto; Lara aveva una grande intelligenza e una finissima percezione. In un lampo credette di accorgersi finalmene del perchè del cambiamento di Marco, e repente provò un senso di disgusto, di gravezza nel trovarsi così sola davanti al cugino, che aveva finito col considerare come vecchio a furia di sentirlo dire da lui medesimo. Un’altra al suo posto si sarebbe sentita la più felice fra le donne; lei provò un acuto presentimento, quel presentimento che da qualche tempo le gravava sull’anima e, sfuggendo allo sguardo ardente di Marco, esclamò:

— Andiamo dunque! — Si mosse verso la porta, ma lui la seguì soltanto con lo sguardo, immobile, muto, le labbra contratte, immerso in un profondo pensiero, forse in una visione.

— Andiamo! — ripetè Lara sulla soglia. Si voltò e vide che Marco la guardava sempre nella stessa maniera. Finì col riderne.

— Non ti muovi? Sei incantato dunque? Vieni, chè la quadriglia finisce. — E siccome lui non si muoveva: — Allora me ne vo’ giù sola. Dirò che ti ha vinto il sonno! Oh, che bel padrone di casa! Marco?... — Apri la porta; ma Ferragna allora parve destarsi, e slanciandosi verso