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sempre, Lara bella, e questo stupido si fa pregare! Ma bisogna che serva lo stesso al suo padrone. Su, copri la mia Lara! Stai bene così?

— Sì, — rispos’ella. — Il tuo mantello non vuol esserci complice! Dì! se domani parlasse!

— Oh, starà pur zitto, come ora sarà testimonio a tutto ciò che diremo, o piuttosto complice forzato e necessario!

— Qui un nuovo bacio lunghissimo. Massimo tremava di tanto in tanto, chissà di che, quasi senza accorgersene, gli occhi sempre immersi in quelli di Lara, dicendole sempre: — Lara, Lara mia, come sei bella! Sembri una Madonnina, così, con questo sciallo bianco, sai! Come sei affascinante! Sai una cosa? Sei la fanciulla più bella ed elegante di X***. Vai sempre elegantissimamente vestita. L’altro giorno ti vidi vestita di nero e mi sei piaciuta assai. Il nero ti sta benissimo; vestiti sempre così. Come sei bella e cara! Per me sei la fanciulla più bella del mondo. Sei un angelo, non è vero? Sì, sei l’angelo mio, il mio angelo custode! Lara bella!

Lara sorrise, ma di un sorriso strano. Si sdegnava nel sentirsi così lodata, a quell’ora. — No, sono una donna, Massimo. Gli angioli non si siedono in grembo dei loro amanti, di notte, assente il padre!...

— Che dici mai? — esclamò il giovine.

— Sì, Massimo! Credi che non sappia tutto il peso dell’azione che fo?

— Ma che male c'è? — rispose lui, sdegnandosi a sua volta. — Che sarebbe dell’amore senza intrighi, senza baci, senza convegni? Lara, non aver paura! Io sono un giovine onesto, e il mio amore è al di sopra di ogni idea mondana. Sulle mie ginocchia sei sicura come bambina lo eri su quelle di tua madre; e se hai fatto fermo proposito di diventar mia, non devi provar rimorso, nè rossore alcuno! — Ma Lara, non convinta, rispose:

— Sì, sì, son belle ragioni le tue, ma, dimmi, se ora, rientrando in casa tua, trovassi tua sorella seduta così con un uomo, con un uomo da cui la dividono mille ostacoli come me da te, che faresti?

Lo fissò coi suoi occhi scrutatori, e lo sentì fremere.

— Nulla! — rispose lui, dopo qualche istante.

— Lo dici a me! — mormorò la fanciulla, rallentando