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ro, immobile, pareva attonito nel vedere tanta, vita e tante stranezze là nel regno della solitudine e dei venti.

Fu quella sera che Massimo Massari eseguì la burla promessa un mese prima a Marco Ferragna.


XXIII.


Don Salvatore era salito su sin dalla mattina con due servi, due cavalli carichi di provviste e un codazzo di amici a cui imbandiva un magnifico pranzo nel bosco...

La stanzetta fu invasa da un esercito di gente che per tutta la mattina mise alla prova la prodigalità dei Manna. Mentre i servi e le serve accudivano al pranzo, donna Margherita, il marito e Pasqua facevano gli onori di casa in quella stretta e bizzarra sala da ricevimento, e Lara brillava per la sua assenza. Infatti la fanciulla, a cui tutta quella moltitudine e quel rumore dava un fastidio infernale, se l’era svignata sin dall’alba e non era ritornata neppure alla messa cantata. Dov’ora? Nessuno lo sapeva. Donna Margherita credeva facesse parte di una spedizione di ragazze e giovanotti, partiti per visitare una grotta e gli avanzi di un castello spagnuolo, — ma in realtà Lara si trovava nella capanna del suo vecchio amico pastore, donde scorgeva tutta la gente che saliva alla chiesetta. — Chi aspettava? Neppur lei lo sapeva; però a mezzodì ritornò col volto triste alla stanzetta, perchè non aveva visto Massimo; e rimase fredda, muta, pallida durante il pranzo rumoroso e brillante.

A un tratto però, verso la fine, si animò tutta, diventò rosea e sorridente e, mentre di «tavola» in «tavola» si cantavano le solite poesie estemporanee, ella si alzò e ritornò nella stanzetta deserta. Il disordine più grande regnava là dentro; però Lara trovò bene il modo di fare una splendida teletta fra i dolci e le bottiglie rovesciate e le chicchere e le tazze ancora a metà piene di caffè e di vino.

Aveva visto Massimo ad una tavola vicina alla loro.

Dunque era arrivato? Venuto! Venuto! Oh, come il cuore batteva forte a Lara, come si sentiva felice, come si seppe ben vestire per piacere al giovine! Indossò un abito nero guarnito di nastri rosa pallido e pose un nodo dello