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6 — Che non ti accade spendere à varij rimedij per conservarlo, come sarebbe dire, in Acquavite, cose speciate, alumi, chiare d’ova, zolfo, sale, & tant’altre pastriglie, & schifezze anco, che alcuni vi adoprano. Le quali cose tutte, oltre che guastano le borse, guastano la sanità, come sopra si è detto.
7 — Che à queste Vettine non corri pericolo, che loro si rompa il cerchio, & il vino ti vada per terra. Basta che tu le difenda, che non ricevano botta di pietra, ò d’altra cosa. Il che farai senz’alcuna difficoltà col tenere chiuse le finestre, & la porta de la Cantina, quali potrai aprir solamente mentre sarà bisogno. Et se in Roma c’è casa, che ha Vettine di cento anni, etiam con haverle tenute esposte à li pericoli in un loco dove ognuno bazzica, com’è la Cucina; quanto più le conserverai in loco remoto, com’è la Cantina? Dove fuori che per cavare,, ò mettere il vino, per altro non vi si capita?
8 — Che una di queste Vettine ti serve mill’anni, pur che (come si è detto) le tenghi con un poco di riguardo: percioche non tarlano mai, nè mai si fradiciano, nè le consuma il tempo, cosi come il legno.
9 — Che se talvolta haverai una Casa, dove per aventura non sarà Cantina, se bene tenessi queste Vettine in Sala, ò in Camera, ò in Sufitta, nè più nè meno che fossero in un’ottima Cantina, ti conserveranno il vino, & se medesime.
10 — (Che è cosa veramente nobile à fatto) Che se tenessi queste Vettine etiam in Sala, fariano una vista civile, polita, & garbata tanto, che certo non scompariranno, nè saranno brutto vedere niente. Massimè,
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