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Più Pugliese Massarissimo. Quando è il tempo de la Vendemmia ti trovi la Vettina nova non incerata, nè vetriata; portala à la Vasca, ò se non intendi Vasca, vuol dir Tina dove tu pesti l’uva. Et fà che vi si metta del mosto, & se ne cavi; essercitandola in questo per tre, ò quattro dì. Et se più la farai stare in questo essercitio, meglio sarà. Poi impegolata di fuori, mettila dove devrà stare. Empila d’altro mosto, ò di ritornato. Et quando te l’harai bevuta, torna à riempirla: Che sempre ti darà vino meraviglioso. Et si presuppone che sempre che non vi sia vino, che bolla, ma sia finito di bollire, vi babbi à buttare un poco di olio. Et poi passato S.Martino, chiuderla bene, come si è detto, et si dirà meglio al Capo degli Avvertimenti.
Meglio. Fatti nel tempo de la Vendemmia una buona quantità di vin cotto, ò sapa che gli dichino. Serbalo. Quando poi frà l’anno compri la Vettina nova non incerata, nè colorata; Impegolala prima di fuori del modo, che già s’è detto. Poi piglia la misura d’un grosso boccale di vino: Buttacene mezzo di detto vin cotto: Buttaci di garofani, cinamomo, & noce moscata pesti tre oncie in tutto: Metti il tutto a bollire per una grossa hora, & mezza: Et di questa materia cosi bollente imbriacane la Vettina per tutto ben bene. Mettici poi il coperchio, & tappo cosi superficialmente (cioè senza calcarlo, & chiuderlo con tutta la diligenza) con un panno tantum, che copra il tutto. Com’è freddato, verbi gratia di là à due hore, cavane quel tanto di decotto, che vi sarà: Serbalo per un’altra volta. Buttavi poi il vino, l’olio suso, & tura come si è
detto. |