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La quarta & ultima, (che avanza forse ogni credere) Conciata questa Botte la prima volta, non havrà in perpetuo mai più bisogno di essere acconciata, nè supplita di cerchi, nè di doghe, nè di altro bisogno, ò maestranza. Cosa che in perpetuo ti leva da servitù, & da spesa. Dove à le Botte d’hoggi con farci spesa, & servitù quasi continua; il più de le volte ti si guasta anco il vino, si che spesso lo butti via.
Di modo che col servirti di questa tale novamente investigata Botte, oltre che ti conserverà il vino una quarantina d’anni, & gli Raspati, & gli Acquati per un’anno almeno, & forse anco la Cervosa, anzi ogni specie di liquore che habbi de lo spiritoso; ti avanzerai di più ogn’anno la spesa, che hoggi ti và ad acconciare le botte.
La qual spesa, che tu sai hoggi à l’acconciatura, monta forse più che non importa il mezo giulio per soma, di Vino, che tù pagherai al tuo Principe in ricompensa di potere usare questa Botte, ch’io ti mostro.
La spesa, & perdita poi, quale si fà da chi cuoce il Vino, così del calo che fà in terzo, ò per metà, in altra minore quantità, come anco quello, che si spende ne le legna, & nel fare altri varij rimedij d’Acquavite, di cose Speciate, alumi, chiare d’ova, zolfo, & tant’altre pastriglie, che si usano in Roma, & in più parti d’Italia, & fuori, che costano tutte pure assai; & peggio, che ti consumano non solo la Borsa, ma lo stomacho, & la Vita; queste spese (dico) cbe tu avanzi, io non te le metto à conto.

Qua-