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Perche ogni parte corre volontieri ad unirsi al suo tutto quando che può.
Similmente. Perche ogni simile appetisce il suo simile, & lo tira anco à se, quando che può.
Et finalmente. Perche il simile in maggior quantità attrahe anco, & unisce à la sua Sfera il simile in minore quantità.
Di modo che per dette MASSIME, che sono chiarissime in Filosofia; l’aria, & venti caldi de la state, che sono il simile in maggiore quantità, tirando, & succhiando per li pori de la Botte il lor simile in minore quantità (che è quella parte ignea, spiritale, & sottile del Vino) succhiano la virtù innata conservativa, & (come dire) l’humido radicale di esso Vino. Onde frà poco si corrompe non altrimente, che un corpo al quale sia mancato l’humido suo radicale, & uscitone l’anima. Per il che il vino diventa ò aceto, ò muffo in modo, che tuttavia il vino guasta la Botte, & la Botte il vino, come si è detto di sopra.
Che detta aria, & venti caldi de la State, che sono gli Australi per propria natura loro debilitino ogni virtù spiritale, per non cercare essempi lontani, si vede, che lo proviamo tutti ne’ corpi nostri medesimi. Imperoche in tali caldi, & venti, ci sentimo la State languidi, & come snervati, & privi del solito vigore, & vertù.
Et se talvolta non cvi aiutassimo con i contrarij à for-A 4 tificare |