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che & appresso gli huomini, & appresso Dio, apparisse sempre splendida, & laudatissima l’attione di detta magnanimità, che meco si fosse compiaciuta di essercitare. Et la gratia di che io, per ciò poter fare, humilissimamente la supplico, & con che potrebbe la M. V. mostrare tal giusta liberalità sua verso me; si è, che in detto suo Regno ella conceda à me, & à miei heredi, & successori in perpetuo, quello che li Ministri suoi non mi hanno potuto concedere se non per dieci anni solamente; Cioè; Che nessun Figulo possi in detto Regno lavorar Vasì di terra per tener il Vino; nè farli alcuna de le circonstanze che ci vanno dentro ò fuori, se non n’hanno licenza, & non se ne convengono con mè & miei heredi come si è detto: E il quarto del mezo reale, ò più per soma, che ciascun’anno se ne cavera, giuntamente con tutte l’altre conditioni stese nel Privilegio havuto da detti Ministri de la M. V. Se prima di scoprirle un tanto beneficio, col prometterglielo solo, V. M. senz’altro mi harebbe fatta una tal perpetua concessione; hoggi ch’ella è certa che riesce vero, & che non ha dubitatione, devrò io sperare che la M. V. non me l’hab-


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