Pagina:Fillia - L'ultimo sentimentale, 1927.djvu/85


83

Bisogna irrigidirsi: anch’io, tante volte, ò sentito che l’amore fisico per un maschio si modificava e saliva dai sensi al cervello — allora l’ò allontanato subito, prima che fosse troppo tardi. Così amo la mia arte, senza restrizioni, senza divisione di valori — ricevo da questa ogni emozione ed ogni gioia — ricevo dall’ambiente l’impressione pura della modernità: sensibilità sana, sincera, facilissima..... ci vorremo bene una notte, due notti — poi ci lascieremo: ma voglio guarire la tua faccia pallida ed i tuoi occhi massacrati dallo sforzo cerebrale».

L’automobile sostò all’Hôtel Roma, dove alloggiava lo scrittore — salirono nella camera silenziosa.

Farro aveva riacquistato tutte le sue forze morali e la sua energia — confrontò mentalmente la differenza che passava tra lo stato d’animo presente e quello di prima. Un’elasticità freschissima l’inebriava: il pensiero ricavava tesori inesauribili di sensazioni, mentre una volta si limitava nello spazio quadrato del ricordo e della normalità.



(La «notte d’amore»: dinamo centrale che distribuisce elettricità a tutte le azioni, a tutti i pensieri, a tutte le filosofie. Nel fatto secolare, senza storia, che unisce due individui di sesso diverso è contenuta la ragione di ogni farsa e di ogni tragedia, la sintesi delle passioni umane, l’equilibrio della gioia e del dolore, del bene e del male.